Cosa significa asessuale e qual è il rapporto con il sesso delle persone che si professano asessuali? Cerchiamo di far luce sul pensiero di una categoria di persone che fa parte della comunità LGBTQIA+ e che conta circa 70 milioni di persone in tutto il mondo. Prima di cominciare, però, è importante fare una precisazione importate: l'unico termine corretto è asessuale e non asessuato/a. Con asessuale si fa infatti riferimento a tutti coloro che non provano alcuna attrazione sessuale per le altre persone, a prescindere dal loro genere. Non si tratta di un disturbo del desiderio, né di un'avversione patologica per il sesso, ma di un aspetto della propria identità sessuale. Parliamo di una caratteristica stabile, paragonabile a quelle di ogni altro orientamento sessuale. Pertanto, l'asessualità può essere definita, per farla breve, il quarto orientamento sessuale, al pari dell'eterosessualità, dell'omosessualità e della bisessualità.

È bene specificare, quindi, che trattandosi di un orientamento sessuale, l'asessualità è una condizione assolutamente normale, sebbene riguardi una porzione piuttosto limitata della popolazione. Una stima abbastanza attendibile, figlia di una ricerca effettuata nel Regno Unito, suggerisce che poco meno dell'1% della popolazione mondiale è asessuale. Tuttavia, è importante tener conto di alcuni aspetti fondamentali: la variabilità all'interno di qualsiasi gruppo sociale, e quindi anche nella popolazione asessuale, è tanta e non va sottovalutata. Immaginando uno spettro che dalla sessualità procede fino all'asessualità, bisogna pensare che le persone possano collocarsi su qualsiasi punto di esso. Di conseguenza, è facile immaginare come vi siano persone grey-sessuali (situate, appunto, nella "zona grigia" compresa tra sessualità e asessualità) e persone demisessuali (che provano attrazione sessuale soltanto in presenza di un coinvolgimento di tipo emotivo).

Le differenze tra asessualità e demisessualità

A proposito di demisessualità, è molto importante non fare confusione tra questa condizione e l'asessualità vera e propria. Il motivo? Perché l'asessuale è colui che non prova attrazione fisica per nessuno, mentre il demisessuale riesce a provare attrazione fisica verso l'altro soltanto dopo avervi instaurato un rapporto affettivo o emotivo. Al di fuori del rapporto di coppia, necessariamente caratterizzato da un profondo legame emotivo, la persona demisessuale non prova alcuna attrazione di natura sessuale. All'apparenza, le persone demisessuali possono apparire disinteressate alla sessualità ed essere confuse con gli asessuali. In realtà, sono perfettamente in grado di esprimere e vivere tale dimensione, ma soltanto nei confini di un rapporto forte, intenso e romantico. In sostanza, se per la maggior parte delle persone l'attrazione fisica è il preludio di una conoscenza, per le persone demisessuali accade l'esatto contrario: è soltanto in seguito all'instaurarsi di un rapporto emotivo solido, che riescono a sperimentare un'attrazione sessuale per l'altra persona.

Quante tipologie di asessualità esistono? Da cosa derivano e per cosa si differenziano?

Come accennato in precedenza, esistono varie tipologie di asessualità: tra queste vi sono categorie di persone che desiderano una connessione emotiva e una relazione intima ed altre che non hanno il minimo interesse a legarsi con qualcun altro o ad intrattenervi rapporti sessuali. Vi sono persone che possono provare totale repulsione e disinteresse per il sesso e altre che praticano sesso e autoerotismo più o meno regolarmente. Esistono persone asessuali che in determinate circostanze possono provare un orgasmo e altre che non ne hanno alcuna voglia. L'asessualità ha uno spettro molto ampio, che include diverse categorie di persone. Tra queste figurano:

  • i sex-negative, per i quali il sesso non ha alcuna rilevanza. Ciò non vuol dire che lo ritengano un comportamento moralmente scorretto, ma semplicemente che non ne sono in alcun modo attratti. In alcuni casi ne sono addirittura disgustati
  • i sex-neutral, ovvero persone completamente indifferenti rispetto al sesso. Non hanno una posizione al riguardo e ci pensano solo di rado
  • i sex-positive. Queste persone, sebbene non provino nessun tipo di attrazione sessuale, sono favorevoli al sesso e lo vedono come un'esperienza naturale e potenzialmente interessante. Alcuni di loro scelgono di avere relazioni sessuali
  • gli aromantici, i quali non provano alcuna attrazione romantica e nessuna pulsione sessuale. Queste persone non hanno bisogno di una connessione, né a livello emotivo né a livello fisico
  • i grey-romantici, i quali potrebbero provare una connessione emotiva, ma soltanto in determinati casi
  • i demiromantici, che provano sentimenti soltanto dopo aver sviluppato una profonda connessione mentale ed emotiva con un'altra persona

Chi sono le persone asessuali?

I media ne parlano soltanto da qualche anno, ma le persone asessuali esistono da sempre. Come già chiarito in precedenza, la loro caratteristica principale sta nel fatto che non provano alcun tipo di pulsione sessuale. Tuttavia, ciò non vuol dire che un asessuale debba per forza evitare i rapporti sessuali. C'è chi, ad esempio, per ragioni personali o culturali, decide di averne allo scopo di procreare. Quel che è certo, è che l'individuo asessuale non prova desiderio o ne prova soltanto raramente e in determinate condizioni. E non c'entrano assolutamente nulla i traumi infantili o eventuali ragioni cliniche. Semplicemente, reputano il sesso una perdita di tempo o una pratica poco interessante.

Come capire se si è asessuali?

Partiamo da un assunto fondamentale. Il calo della libido è una condizione abbastanza diffusa, che tutti possono sperimentare nel corso della propria vita. Consiste in una fluttuazione temporanea del desiderio, che tende ad affievolirsi o a sparire per qualche settimana o mese, causata da un calo ormonale. Tuttavia, se una persona non ha mai sperimentato alcuna fluttuazione del desiderio, semplicemente perché non ha mai provato nessun desiderio carnale, allora può considerarsi asessuale. In ogni caso, vale la pena ricordare ancora una volta come l'asessualità possa manifestarsi in modi molto diversi gli uni dagli altri: alcuni provano un senso di repulsione nei confronti della sessualità, altri ne sono indifferenti, mentre altri ancora hanno desideri romantici, sentono il bisogno di affetto, ma non di un'intimità sessuale.

Quali sono i casi in cui l'asessualità richiede un supporto psicologico e quali sono i vantaggi di affidarsi alla terapia psicologica?

Tutti possono aver bisogno di un consulto psicologico. Ciò può avvenire per diverse ragioni, che nulla hanno a che fare con il proprio orientamento sessuale. Pertanto, non è l'asessualità a necessitare di un consulto psicologico, ma il bisogno di conoscere meglio se stessi e di ottenere risposte chiare. Inoltre, considerata la discriminazione e lo stigma sociale cui le persone asessuali potrebbero essere sottoposte, il supporto di un professionista può rivelarsi estremamente utile. Scendendo più nel dettaglio, le aree sulle quali potrebbe rivelarsi prezioso il contributo di uno psicologo, sono:

  • la consulenza o la terapia di coppia per le persone che hanno un orientamento "discordante". Ad esempio, potrebbe darsi che una persona asessuale e una sessuale abbiano voglia di esplorare nuovi modi di vivere la propria sessualità e trarne la massima soddisfazione per entrambi
  • la voglia di non sentirsi più diverso dagli altri
  • la patologizzazione e lo stigma sociale. La scarsa conoscenza dell'argomento si accompagna molto spesso allo stigma e alla patologizzazione. Un fenomeno come l'asessualità, noto soltanto a poche persone, rischia di essere interpretato erroneamente. La visione errata dell'asessualità e i comportamenti che ne derivano, possono sortire ripercussioni importanti sul benessere psicologico delle persone asessuali
  • il desiderio di fare coming-out ed essere finalmente fieri e consapevoli di ciò che si è
  • l'esplorazione del proprio subconscio. 

In questi casi rivolgersi ad un professionista del settore psicologico può aiutare a ripercorrere il proprio vissuto e ad esplorarlo in un ambiente neutro e non giudicante

Se ne senti la necessità richiedi subito una consulenza e parla apertamente del tuo problema, nessuno sarà pronto a giudicare ma solo a trovare una soluzione concreta e attuabile in maniera progressiva.

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