Quando parliamo di individui con tratti narcisistici siamo tutti pronti ad osservare quella parte della personalità che si mostra come altezzosa, alla perenne ricerca di apprezzamento, talvolta un po'superba e arrogante. Spesso salta subito all'occhio quella parte che disprezza gli altri e in loro individua la causa dei suoi problemi. E anche su quella modalità che porta coloro che hanno tratti narcisistici a sentirsi speciali e unici, ad avere poca sensibilità per i bisogni degli altri e al richiedere molta ammirazione da parte di chi li circonda.

E potremmo andare avanti con questa lista ancora per paragrafi interi ma non è il mio intento di oggi. Oggi vorrei riflettere insieme a chi legge su tutto l'universo di dolore sordo, vuoto, incondivisibile che spesso si nasconde dietro a questa immagine grandiosa e speciale di sé.

Secondo il modello della Schema Therapy è possibile sostenere che dietro a tutte le caratteristiche che ho elencato nel primo paragrafo dell'articolo si nasconda un'infanzia caratterizzata da un profondo senso di solitudine. In alcuni casi i genitori (o altre figure educative) sono stati presenti e molto attenti alla loro educazione ma fisicamente si sono rivelati invece essere poco affettuosi, possono non essere riusciti ad instaurare con i figli un rapporto di empatia e complicità.

Talvolta queste persone possono anche aver sperimentato, quando erano piccole, un senso di esclusione, rifiuto e diversità anche rispetto ai loro coetanei.

Molte persone con tratti narcisistici, poi, hanno anche sperimentato, durante l'infanzia, una qualche forma di sfruttamento o manipolazione. Alcuni possono essere stati manipolati affinché assumessero il ruolo di coniuge sostitutivo (ad esempio un figlio cresciuto in una famiglia in cui il padre era spesso via per lavoro viene riconosciuto e valorizzato dalla madre quando si fa carico di responsabilità che avrebbe dovuto gestire il genitore, come occuparsi dei fratelli). In altri casi il bambino può essere stato spinto a soddisfare indirettamente i bisogni di realizzazione dei genitori in ambito lavorativo o sociale. Spesso può essere stato uno strumento che i genitori hanno utilizzato per colmare le proprie vulnerabilità rispetto al sentirsi inferiori, soli o frustrati.

Questi meccanismi vengono a crearsi senza che il bambino ne sia esplicitamente consapevole; spesso infatti le persone con tratti narcisistici, quando iniziano il percorso di psicoterapia, raccontano di aver avuto un'infanzia felice e dei genitori perfetti.

Di fatto però queste persone, nella loro infanzia, si sono dovute confrontare con modelli genitoriali confusi: se da un lato ricevevano attenzioni, lodi ed ammirazione, dall'altro alcuni dei loro bisogni emotivi di base non erano soddisfatti (ad esempio non erano coccolati, non ricevevano baci o abbracci, non si sentivano considerati o capiti). Di fatto è altamente probabile che abbiano ricevuto le attenzioni dai genitori solo quando si sono dimostrati all'altezza di determinati standard.

Da qui ne deriva che nell'infanzia, coloro che presentano tratti narcisistici, hanno ricevuto un'approvazione condizionata piuttosto che un affetto autentico e disinteressato. Queste persone si sentivano viste e apprezzate solo quando riuscivano a soddisfare gli standard richiesti dai genitori. Quando ciò non accadeva si sentivano invece ignorati e privi di valore.

Spesso i genitori di questi individui davano un'eccessiva importanza alle apparenze mettendo in secondo piano la felicità dei figli e la costruzione di un rapporto intimo con loro; spesso dunque da bambini hanno cercato di essere perfetti per meritare l'approvazione dei genitori ed evitare il loro atteggiamento critico ed esigente.

Capita dunque che le persone con tratti narcisistici non siano riuscite a sviluppare uno stabile senso di autostima, rimanendo fortemente condizionate dall'approvazione e dal consenso degli altri. Solo ricevendo l'approvazione degli altri potevano sentirsi di valore, in caso contrario si percepivano come falliti.

Proprio per gestire queste sensazioni di solitudine, inadeguatezza e mancanza di amore incondizionato, queste persone impareranno a contrattaccare mettendo in atto i comportamenti che abbiamo citato all'inizio dell'articolo: atteggiamento presuntuoso e non empatico, pretenziosità, senso di sfida, ricerca di posizioni di prestigio, ecc.

In psicoterapia, dunque, è basilare connettersi con quel bambino che vive ancora dentro il paziente e che si sente ancora solo, non amabile e inadeguato. Solo così è possibile aiutare le persone con tratti narcisistici a trovare un nuovo modo di vivere.

BIBLIOGRAFIA

  • Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi di personalità. Jeffrey Young, Janet Kolsko e Marjorie Weishaar. Edizioni Eclipsi (2007).
  • Schema Therapy in azione: teoria e pratica. Arnoud Arntz e Gitta Jacob. Istituto di scienze cognitive editore (2013).

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